Bretagna/Argentina 1991)Tratto, ovviamente, dal libro-mito di Camus. Ma Puenzo ha anche altre cose per la mente: e sposta le celebri vicissitudini da Orano all'America Latina. Non si tratta allora più soltanto di peste fisica, metafisica ed esistenziale. Ma - come dubitarne da parte dell'autore de LA HISTOIRA OFICIAL - di dittatura , desaparecidos e connotazioni d'epoca. Come non bastasse, con tanto di bonus: usi e soprusi della proliferazione dei media. Bonnaire, Barr e compagni sono infatti diventati, nel film, giornalisti e cameramen.
Perché no? Ma per innalzarsi dal lastricato delle buone intenzioni occorre perlomeno uno stile: condito dall'invadenza dell'ineffabile Vangelis, quello di Puenzo non è ormai più barocco, ma semplicemente grandiloquente. Certo sapiente: ma dettato dalla filosofia del chi più ne ha, più ne metta. In tanta lelouchiana debordanza non possono che affogare anche i più seri fra gli attori, dall'impegnato William Hurt alla sofferente Sandrine Bonnaire.